Sarà sempre più caro il prezzo che pagherà il settore dello spettacolo a causa della chiusura di sale concerto e teatri che dura da mesi. I primi dati dell’Osservatorio dello Spettacolo SIAE relativi a tutto il 2020 che confermano le tendenze dell’anno scorso.

IL PREZZO DELLA CHIUSURA

A seguito dell’emergenza coronavirus, da marzo 2020 sono stati chiusi al pubblico tutti i luoghi della cultura e  annullati gli spettacoli. Solo dal mese di maggio sono stati riaperti, a determinate condizioni, i musei e gli altri luoghi della cultura e da giugno 2020 è stato possibile lo svolgimento di spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema e in altri spazi. Tuttavia a ottobre 2020, in considerazione dell’andamento dell’epidemia, sono state nuovamente introdotte, progressivamente, le stesse limitazioni disposte nei primi mesi dell’anno. Tutto ciò ha determinato gravi perdite per il settore dello spettacolo con pesanti ricadute anche sui livelli occupazionali.

I PRIMI DATI

I primi dati dell’Osservatorio dello Spettacolo SIAE relativi a tutto il 2020 confermano le tendenze relative al periodo da gennaio a giugno dell’anno scorso, pubblicate nel mese di novembre. Complessivamente gli eventi sono diminuiti del 69,29%, gli ingressi del 72,90%, la spesa al botteghino del 77,58% mentre la spesa del pubblico ha avuto una riduzione del 82%.

Eppure nei primi due mesi del 2020, quando ancora non era scattata l’emergenza sanitaria, non solo gli eventi spettacolistici erano cresciuti rispetto all’anno precedente del 3,38%, ma si era registrato un aumento degli ingressi del 15,49% . E’ stata riscontrata una grande partecipazione del pubblico, disposto infatti  a spendere più di quanto avesse fatto nello stesso periodo dell’anno precedente (+17,23%). Nel periodo dal 1° gennaio al 22 febbraio 2020 hanno riportato il più alto incremento in termini di eventi le mostre (+ 9,51%) ed il cinema (+6,75%). I concerti, invece, hanno registrato una timida crescita in termini di offerta (+ 1,21%) ma un forte incremento della spesa al botteghino (+26,54%).

COME RIPARTIRE E COSA ASPETTARCI?

Oltre alla drammatica situazione economica nella quale è immerso tutto il comparto cultura, dovremmo domandarci con quali strumenti e quali saranno le reazioni del pubblico quando si potrà riprendere a svolgere attività di spettacolo dal vivo davanti ad una platea. Sicuramente le misure di sicurezza sanitaria come distanziamento, mascherine e rilevamento della temperatura rimarranno un obbligo e una garanzia di tutela, ma quale sarà la reazione ed il livello di partecipazione? Quale il prezzo che tutta la cittadinanza pagherà per la chiusura totale vissuta fino ad ora?

Il nostro festival vuole tentare di contribuire a raccogliere alcune di queste risposte e come anticipato da diversi teatri nelle scorse settimane. Stiamo finendo di completare un questionario, che verrà pubblicato a Marzo, e che avrà come obiettivo quello di indagare lo stato d’animo e le previsioni di partecipazione del nostro pubblico.

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